Le otiti medie acute nei bambini

Perché colpiscono di più i bambini?
Quali sono i fattori di rischio?
Cosa si può fare per evitarle?

Conoscere per saper cosa fare

L’otite media è la patologia più frequente nei bambini al di sotto dei 3 anni d’età, oltre l’80% presenta almeno un episodio di otite media acuta (OMA) e nel 25% dei casi gli episodi si ripetono.
Colpisce maggiormente i bambini dai 6 mesi di vita, poi gli episodi diminuiscono fino a raggiungere valori simili a quelli adulti attorno ai 5/6 anni di età.

Purtroppo diversi e molto comuni, alcuni modificabili e altri non modificabili.

  • Presenza di allergie
  • Predisposizione genetica (familiarità per otiti)
  • Sesso maschile
  • Età
  • Stagione (autunno/inverno)
  • Fratelli più grandi
  • Disfunzione della tuba di Eustachio
  • Ridotta risposta immunitaria
  • Elevata carica batterica e/o virale
  • Frequenza in scuole o asili a tempo pieno e affollati
  • Fumo passivo
  • Inquinamento
  • Uso del ciuccio
  • Flora naso-faringea
  • Posizione durante il sonno
  • Allattamento artificiale
  • Secrezione nasale
  • Sniffing (“tirare su” con il naso)

Perché la tuba d’Eustachio, il piccolo tubo che collega il naso all’orecchio, nei bambini è CORTA e ORIZZONTALE rispetto a quella adulta.

Serve a portare aria all’interno dell’orecchio medio, permettendo di mantenere la stessa pressione atmosferica presente nell’ambiente esterno. Si apre tutte le volte che deglutiamo e sbadigliamo.

E’ formata da una parte cartilaginea, quella più vicina al naso, ed una parte ossea, quella più vicina all’orecchio. E’ rivestita da muscoli, quali: il tensore del velo palatino, che permette l’apertura e la chiusura della tuba, il muscolo elevatore del velo palatino, il salpingo-faringeo e il tensore del timpano.

Se non sanno soffiare o non fanno i lavaggi, il muco resta all’interno del naso e quando la tuba si apre il muco può entrare nell’orecchio medio. La presenza di muco nell’orecchio medio può provocare la proliferazione di batteri e creare un’otite media acuta. Quando il muco all’interno dell’orecchio medio è troppo la membrana timpanica si estroflette fino a rompersi, in questi casi è possibile vedere il muco uscire dall’orecchio.

Verso i 5/6 anni d’età, la tuba si allunga, è meno stretta e diventa più verticale. A quest’età il numero delle otiti diminuisce molto.

Cosa si può fare per ridurre o eliminare i fattori di rischio modificabili?

Lo sentirete dire da tutti i pediatri, chiedete al vostro medico come e quanti farne.

Il fumo passivo irrita la mucosa respiratoria e ne blocca i meccanismi di difesa. Il fumo ristagna negli ambienti, impregna i tessuti e si deposita sui capelli. Il bambino può inalare gli scarti del fumo quando il genitore lo abbraccia anche se ha fumato molto prima.
Mai fumare negli ambienti in cui vivono i bambini.

La vaccinazione antinfluenzale è efficace nella prevenzione delle otiti medie acute.

Insegnate il prima possibile ai vostri bambini a lavarsi le mani e a farlo bene, cantare una canzone e sciacquare solo quando è finita, aiuta a prendere consapevolezza del tempo che serve.

La suzione causa la risalita delle secrezioni dal naso faringe verso l’orecchio medio.

Non usate il ciuccio o usatelo solo per addormentare il bambino per poi toglierlo dalla bocca e metterlo sul comodino, non lasciatelo nel letto, potrebbero trovarlo.

Evitate cannucce o bottigliette push and pull.
Non usate borracce che favoriscono movimenti di suzione, preferire borracce con imboccature larghe simili a una bottiglietta d’acqua.
Io uso questa.

Insegnate il prima possibile a soffiare il naso, solitamente tra i 18/24 mesi migliora la consapevolezza e il controllo del soffio nasale e orale.

Come si può insegnare a soffiare il naso? Dobbiamo partire dalla bocca, solo dopo passiamo al naso.

L’uso di fischietti e bolle di sapone aiuta i bambini a capire come far uscire l’aria dalla bocca.

Come si usano i fischietti?

Vanno appoggiati al labbro inferiore, mai presi con i denti, e con la chiusura del labbro superiore ci sarà la giusta pressione perché l’aria esca dal fischietto e non ai lati delle labbra.
Evitare di prendere il fischietto con i denti aiuta sia la motricità delle labbra che della lingua. La lingua e le labbra assumono posizioni differenti in base all’imboccatura del fischietto, quindi, via libera a tanti fischietti, ma sempre diversi. Io uso questi.

Capito cosa succede quando l’aria esce dalla bocca, adesso serve capire cosa succede quando l’aria esce dal naso.
Fate sentire sulla mano del vostro bambino che tenendo la bocca chiusa e soffiando con il naso l’aria esce comunque, poi fate provare a lui.
Potete anche usare uno specchietto sotto il naso, il bambino vedrà che si appanna e sarà divertente provarci.
Fare le bolle con il naso sott’acqua (in piscina o nella vasca da bagno) è un altro modo per capire come si fa.
Inizialmente i soffi saranno lenti, ma prendendo consapevolezza la forza aumenterà e sarà più facile soffiare durante un raffreddore.

Insegnare ai bambini come si usa il fazzoletto è molto importante.
Aiutateli a fare da soli: come si apre, si chiude e cosa si fa dopo averlo usato. Renderli autonomi gli permetterà di non dover aspettare un adulto per pulirsi il naso e più soffieranno più diventeranno consapevoli di quando il naso è pieno.

Solo per bambini di età superiore ai 4 anni, la masticazione del chewing-gum allo xilitolo (evitiamo gli zuccheri) 5 volte al giorno per 5 minuti, inibisce la crescita dei microrganismi, favorisce l’apertura della tuba, perché aumenta la saliva e il bisogno di deglutire, permette il drenaggio delle secrezioni, la ventilazione dell’orecchio medio e il rinforzo dei muscoli peritubarici.

Quando il bambino sarà più grande potete aumentare i tempi di masticazione e usare due chewing-gum invece di uno.

Usare un cuscino sotto il materasso o un rialzo evita il ristagno di secrezioni nel naso-faringe e riduce il rischio che possano finire nell’orecchio medio.

Una sciarpa o uno scalda collo davanti a naso e bocca evita che l’aria fredda e inquinata irriti la mucosa.

Una temperatura di 18-20°C e un’umidità del 45-50% sono le condizioni ottimali per la salute delle vie aeree (tranne in caso di allergie alle muffe).

Per approfondire: