Ci sono bambini che parlano poco, perché hanno troppe poche parole.
Ci sono bambini che parlano male, perché non si capisce quello che dicono.
Tutti loro hanno cominciato a parlare tardi, si dice che sono dei “bambini parlatori tardivi”: sono in ritardo nelle varie tappe di acquisizione del linguaggio.
AI BAMBINI
Dedico a loro tutta la mia attenzione.
Il linguaggio non serve solo a comunicare con gli altri, serve anche a pensare, entrambe sono fondamentali per la crescita.
Dargli attenzione e, quando serve, dargli una mano subito, fa la differenza.
AI GENITORI
In tutto questo, i genitori sono veri e propri protagonisti. Il linguaggio si costruisce in un continuo scambio genitore-bambino. Mi rivolgo ai bambini, ma anche, moltissimo, ai genitori.
Con me imparano due cose semplici, ma molto importanti: come migliorare la stimolazione linguistica e come leggere i comportamenti linguistici del proprio bambino.
ALLE INSEGNANTI
Le insegnanti, le educatrici dei nidi e le maestre della scuola materna, ogni giorno per molte ore, vedono, riconoscono e assistono alla crescita di questi bambini.
Insieme lavoriamo per individuare gli indici di rischio e di protezione linguistica. Insieme analizziamo la fonetica, la fonologia, la semantica e la morfosintassi.
Insieme osserviamo la comprensione.
AI PEDIATRI
I pediatri accompagnano fin dalla nascita il bambino e la sua famiglia, li assistono in tutte le scelte mediche e con loro si costruisce la Salute, ed il linguaggio è salute.
TUTTI INSIEME
Insieme, genitori, logopedista, insegnanti e pediatra, scegliamo quando è meglio aspettare e quando è meglio intervenire.
Insieme studiamo la strada migliore, che è diversa per ognuno di questi bambini.
La seguiamo, verifichiamo i risultati e affiniamo la direzione, mentre il bambino compie piccoli grandi passi verso la capacità di parlare.
Organizzo spesso incontri, formazioni e momenti di approfondimento con genitori, educatori e maestre.